martedì 15 luglio 2014

Sarde a beccafico

Dalla costa orientale della Sicilia ho raggiunto il Nord della regione, dove ad aspettarmi c’è un’altra mamma in padella, mamma Rosalia. Dove sono? A Palermo ovviamente, dove non vedo l’ora di assaggiare un secondo piatto gustosissimo (e ovviamente prendere appunti per il mio ricettario), le sarde a beccafico!
Mamma Rosalia ha voluto assolutamente preparare con me questa straordinaria ricetta di pesce, decisamente tipica delle regione.
Questo gustoso piatto di pesce, come ogni piatto della tradizione siciliana, possiede una sua storia (che Rosalia non ha mancato di raccontarmi) che trova il suo principale riscontro proprio nel nome.
Il nome del piatto infatti proviene dal nome di una particolare specie di volatile, il “beccafico” per l’appunto. La storia vuole che Il piatto fosse una prelibatezza per i nobili palermitani di molti anni fa, che lo gustavano attraverso una gustosa ed elaborata farcitura. Il popolo, non potendosi permettere la cacciagione, iniziò a mettere in tavola una versione povera utilizzando le sarde, cibo povero per eccellenza.
Mamma Rosalia, sapendo della mia visita a mamma Agata, si è subito sentita in competizione: che dire, mamma Italia e il suo nuovo ricettario ringraziano! Vediamo insieme la ricetta…

Ingredienti per 4 persone:
1 kg di sarde
150 gr di pangrattato
80 gr di pecorino stagionato con pepe nero grattugiato
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
3 uova
1 bicchiere di aceto bianco
150 gr farina 00
olio extra vergine di oliva (in questo caso abbiamo usato l’olio dell’azienda agricola Pianogrillo)
sale            


Preparazione:

Per cominciare la nostra mamma in padella squama dalla coda alla testa con il dorso di un coltello tutte le sarde, togliendo testa, viscere e lisca ma lasciando attaccata la coda. Poi Rosalia le ripone in un piatto grande una per volta, aperte a libro, tenendole a bagno nell'aceto per almeno mezz'ora.
Subito dopo mischiamo in una ciotola pangrattato, pecorino grattugiato, aglio e prezzemolo tritati, uova ed un pizzico di sale. La farcitura che ne deriva serve a preparare delle piccole polpettine di forma allungata che mamma Rosalia inserisce accuratamente tra le sarde, unendole due per volta e pressandole per farle aderire bene tra loro.
A questo punto bisogna scaldare in una padella dell'olio extra vergine di oliva e friggere le sarde (a fuoco moderato) dopo averle infarinate. Fate attenzione a far cuocere anche la farcitura, finché non si ottiene una doratura soddisfacente.
Mamma Rosalia raccomanda di lasciarle riposare almeno mezz'oretta, prima di servire e gustare! Il risultato è ancora una volta sorprendente…consiglio a tutti una bella vacanza enogastronomica in Sicilia e provare dal vivo le ricette che sto raccogliendo per voi!
Il prossimo piatto di cui voglio assolutamente recuperare la ricetta è un dolce, ma per ora non vi dirò quale!
Non mi resta che augurarvi buon appetito con le vostre sarde a beccafico!
La vostra Mamma Italia.

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